Il Prünent

Mag 19, 2021 | Viticultura

Il Prünent è un vitigno a bacca nera, biotipo del Nebbiolo. È autoctono della Val d’Ossola, infatti, con esso si produce il vino DOC Valli Ossolane Nebbiolo.

 

Uno sguardo alle origini del Prünent

Il nome “Prünent” deriva dal latino “pruina” (brina), quindi ci si riferisce al periodo della vendemmia (fine ottobre-novembre) quando i terreni al mattino sono ancora ricoperti di brina. Questa parola può trovare la origine anche da “prunum” (susino, prugno), poiché era tradizione coltivare la vite (maritata) insieme ai prugni selvatici.

Si tratta di un vitigno antichissimo: è citato in un documento risalente al 1309 circa, dove, Dumino di Pello di Trontano lasciava una donazione annuale di nove staia (circa 200 litri) al convento di San Francesco di Domodossola. Quest’uomo specificava che il vino doveva essere tutto Prünent, il quale doveva essere utilizzato solo per la celebrazione della messa.

 

In passato, il Prünent è stato un vino pregiato perpetuo, cioè che veniva  invecchiato in una singola botte, conosciuto e gradito anche al di fuori dei confini ossolani. Durante la seconda metà dell’800, con l’avvento dei battelli a vapore dalle Americhe arrivò la filossera che distrusse i vitigni di tutta Europa. Grazie all’utilizzo delle barbatelle innestate su piede americano, molte varietà si salvarono.

In Ossola grazie al clima unico ed i terreni sabbiosi è ancora possibile trovare piante ultracentenarie a piede franco che sono sopravvissute alla fillossera e che producono tutt’oggi .

 

Il Prünent oggi

Dal 1990 L’APAO, (associazione produttori agricoli ossolani si impegna) al recupero di questo antico vitigno: le aziende vitivinicole sono riuscite a produrne un vino di qualità e struttura, apprezzato dalla critica, che compete alla pari con gli altri grandi nebbioli piemontesi.

 

Il Prünent viene coltivato storicamente sulle colline soleggiate di Domodossola, Villadossola, Trontano, Masera e Montecrestese.

 

 

Come si produce il Prünent Stella?

Questo vitigno necessita di un terreno non umido e di una buona esposizione al sole. Coltivandolo a guyot, il germogliamento è precoce e la sua fertilità è medio-bassa, garantendo così una produzione di ottima qualità.

 

La vendemmia avviene a fine settembre/metà ottobre. La fermentazione dura circa un mese e si utilizzano vasche d’acciaio, dove il vino viene conservato fino a primavera per poi essere affinato in botti di rovere francese per almeno un anno. L’invecchiamento in bottiglia, invece, ha una durata di qualche mese.

 

Le caratteristiche tipiche del Prünent sono dovute a molti fattori una dei quali da sottolineare è l’importante escursione termiche tra giorno e notte: rosso rubino intenso, corposo e tannico, alcolico con note floreali. Si abbina perfettamente a risotti, selvaggina e formaggi saporiti.

Scoprite il Prünent Stella 2018 dell’Azienda Agricola Edoardo Patrone, premiato come uno dei 100 migliori vini d’Italia da Golosaria:

https://www.edoardopatrone.com/product/prunent-stella-2018/

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