Affinamento del vino

Gen 1, 2024 | Articoli blog, Ossola Vine Club, Vini ed enologia

Dove riposa il vino?

barriqueL’affinamento del vino in legno è una pratica antica che ha giocato un ruolo significativo nello sviluppo e nella diversificazione dei profili di sapori dei vini in tutto il mondo.

Il legno è utilizzato per l’affinamento del vino fin dall’antichità, anche quando le anfore in terracotta e le botti di legno erano i principali contenitori utilizzati per la conservazione e la maturazione del vino.

Nonostante l’avvento delle moderni tecniche di vinificazione in acciaio inox e delle nuove tecnologie di controllo della temperatura, l’affinamento del vino in legno continua ad essere una parte importante del processo di produzione, soprattutto per i vini rossi.

I tipi di legno

Le botti di legno sono fatte di legno di varie specie di alberi, tra cui quercia, castagno, ciliegio e acacia. La quercia è la specie di legno più comunemente utilizzata per l’affinamento del vino, poiché conferisce al vino un sapore ricco, complesso e vanigliato. Anche la provenienza del legno conferisce al vino delle influenze uniche.

Le botti di quercia francese, ad esempio, donano note di vaniglia, spezie e cacao. mentre le botti di quercia americana tendono a produrre vini con sapori più intensi di cocco, tabacco e fumo. L’affinamento del vino in legno ha diversi vantaggi rispetto all’affinamento in acciaio inox. Il legno permea il vino con piccole quantità di ossigeno, facilitando il processo di maturazione e aiutando a stabilizzare il prodotto.

Cosa conferisce il legno?

Il legno conferisce tannini più morbidi e un sapore più complesso, arricchendone il profilo aromatico e donandogli una maggiore struttura e morbidezza. Inoltre, il contatto con il legno può aggiungere aromi e sapori unici che non si possono ottenere tramite altri metodi di affinamento. Questo tipo di affinamento può avvenire in botti di differenti dimensioni, che possono variare da pochi litri a migliaia di litri.

Le diverse misure

Le botti più grandi, come le botti da 500 litri sono comunemente utilizzate in quanto permettono al vino di mantenere un contatto più lungo con il legno e di sviluppare una particolare complessità aromatica, ma meno marcata rispetto alle botti più piccole.

Le barrique da 225 litri, sono utilizzate per i vini di alta qualità, in quanto permettono di controllare meglio. il processo di affinamento e di conferire al prodotto finale note di legno più pronunciate. Durante l’affinamento in legno, il vino viene trasferito nelle botti dove viene lasciato a maturare per un periodo che può variare da pochi mesi a diversi anni.

Cosa accade durante l’affinamento

In questo periodo, il vino assorbe lentamente i composti aromatici del legno, che donano al prodotto aromi di vaniglia, spezie, tostatura e tabacco. Il legno aiuta anche a stabilizzare il vino, riducendo l’acidità e migliorando la struttura e la morbidezza.

In  affinamento, il vino viene periodicamente sottoposto a “Batonage“, ovvero il movimento meccanico al suo interno per favorirne l’omogeneizzazione e la rottura delle fecce fini al suo interno. L’affinamento in legno può avere un impatto significativo sul profilo aromatico e gustativo. I vini affinati in legno tendono ad avere un sapore più rotondo, morbido e avvolgente, con una maggiore complessità aromatica e una lunga persistenza in bocca.

I vini bianchi?

I bianchi affinati in botte di legno possono acquisire note di burro, nocciola e vaniglia, mentre i vini rossi possono sviluppare aromi di spezie, tabacco e caffè. Inoltre, l’affinamento del vino in legno può aiutare a ridurre il tannino e l’acidità nel vino, conferendogli una maggiore struttura e morbidezza.

In conclusione

Una pratica antica che continua ad essere utilizzata dai produttori di tutto il mondo per conferire ai loro vini complessità aromatica, struttura e morbidezza. Il legno permea il vino con aromi e sapori unici che non si possono ottenere tramite altre tecniche di vinificazione.

È un’arte che richiede tempo, pazienza e esperienza, ma i risultati finali possono essere straordinari, producendo vini di alta qualità che possono essere apprezzati e gustati da appassionati di vino di tutto il mondo.

Laureata in Architettura, oggi scrive di cibo, di vino e di cultura gastronomica, per mantenere vive quelle tradizioni che contribuiscono a creare l’identità di un popolo. Osservatrice e assaggiatrice diretta, va sul campo per cogliere ogni aspetto legato all’esperienza culinaria: dall’architettura dei locali, alla storia legata ai prodotti, fino alle molteplici sfaccettature della degustazione vera e propria.

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