Insetti nella vigna: identificare e gestire minacce e alleanze

Mag 1, 2024 | Articoli blog, Ossola Vine Club, Viticultura

La biodiversità in vigneto

Gli insetti che popolano la vigna possono essere alleati o nemici della vite e della biodiversità in vigneto. Alcuni di essi svolgono un ruolo importante, consentendo la protezione e la riproduzione delle piante e il conseguente sviluppo dei frutti. Tuttavia, altri insetti, noti come parassiti della vite, possono causare danni significativi alle piante e alle loro produzioni.

Tra gli insetti della vigna più comuni e noti come parassiti della vite, troviamo la Tignoletta dell’uva (Lobesia botrana) e la Cocciniglia della Vite (Planococcus ficus). Questi insetti si nutrono della linfa delle piante, indebolendole e compromettendone la salute. A seguito dei loro attacchi, le piante possono presentare deformazioni fogliari, caduta dei fiori e dei frutti, perdita di vigore generale e aumento della suscettibilità ad altre malattie. In particolare, la Tignoletta della vite attacca i vitigni a buccia fine e a grappolo compatto e si presenta come una farfalla con ali brune dalle dimensioni di circa 12 millimetri. Alcuni insetti sono da considerare nemici della vite in quanto si nutrono direttamente dei frutti, come la Drosophila Suzukii. Questo insetto, originario dell’Asia, è diventato un problema significativo per gli agricoltori in molti paesi negli ultimi anni. La Drosophila Suzukii depone le sue uova all’interno dei frutti maturi, causandone il marciume.

Come proteggere il vigneto

drosophila suzukii uva

Per proteggere le viti dai parassiti e minimizzare i danni causati da essi, gli agricoltori spesso ricorrono all’uso di pesticidi e trattamenti fitosanitari. I pesticidi sono sostanze chimiche utilizzate per eliminare gli insetti dannosi, attraverso i trattamenti fitosanitari sia biologici che non; Come i feromoni, e l’adozione di pratiche agronomiche specifiche aiutano a ridurre l’attività dei parassiti. Tuttavia, l’uso indiscriminato di pesticidi e  può avere effetti negativi sull’ambiente circostante.  Queste sostanze chimiche possono contaminare il suolo e le acque, danneggiando l’ecosistema locale. Inoltre, gli insetti alleati della vite e gli organismi che si nutrono di essi, come gli uccelli e i mammiferi, possono subire danni collaterali a causa di queste pratiche.

È importante, quindi, adottare un approccio equilibrato nell’uso di pesticidi e trattamenti fitosanitari, cercando di ridurne l’impiego al minimo indispensabile e di utilizzare prodotti biologici o a basso impatto ambientale, qualora possibile. Il controllo biologico prevede l’introduzione di insetti predatori che si nutrono dei parassiti della vite, contribuendo a mantenere sotto controllo la loro popolazione senza l’uso di trattamenti. Un insetto che può essere considerato alleato della vite è la coccinella. Questi piccoli insetti, con il loro caratteristico colore rosso e nero, si nutrono di afidi e altri parassiti presenti sulla pianta. La loro presenza aiuta a mantenere sotto controllo la popolazione di parassiti, evitando danni. Attenzione, non tutte le specie di coccinella sono da considerarsi alleate, ma occorre verificare che non risulti dannosa per il vitigno, come l’Harmonia axyridis in grado di ancorarsi agli acini durante il periodo di vendemmia, andando ad alterare le caratteristiche del futuro vino.

L’ecosistema vigneto

L’ecosistema della vigna è popolato da diversi insetti che possono essere considerati sia amici che nemici della vite. È importante adottare pratiche agronomiche e metodi di controllo che riducano l’uso di pesticidi e trattamenti fitosanitari, favorendo invece l’utilizzo di prodotti biologici. È fondamentale preservare e promuovere la presenza di insetti alleati come quelli appartenenti alla famiglia delle Miridae o delle Chrysopidae, che svolgono un ruolo essenziale nel controllo dei parassiti della vite. Solo così si potrà garantire la salute delle piante, la qualità dei frutti e la sostenibilità dell’ambiente circostante.

 

Laureata in Architettura, oggi scrive di cibo, di vino e di cultura gastronomica, per mantenere vive quelle tradizioni che contribuiscono a creare l’identità di un popolo. Osservatrice e assaggiatrice diretta, va sul campo per cogliere ogni aspetto legato all’esperienza culinaria: dall’architettura dei locali, alla storia legata ai prodotti, fino alle molteplici sfaccettature della degustazione vera e propria.

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